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di Adrian Lyne, con Jennifer Beals, Michael Nouri
(Stati Uniti, 1983)
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Giovane saldatrice (eh si... ci sono, non solo negli Urali) in una acciaieria, Alex trova ancora il tempo e la forza di esibirsi come indiavolata ballerina in un locale notturno frequentato da bevitori di birra. Appena il tempo, tra le due cose, di farsi una doccia nel suo loft di duecento metri quadri che deve portargli via perlomeno due terzi dello stipendio. Tra i frequentatori del locale il più bello è anche il padrone dell'acciaieria: love-story e, dopo peripezie varie, audizione all'accademia di balletto e gloria. Certo non è prendendo alla lettera l'aneddoto che Flashdance si salva, e nemmeno la filosofia dell'aiutati che l'Uncle Sam ti aiuta, variazione grossolana della fede pionieristica e progressista del nuovo mondo. Ma gli interpreti sono simpatici, a cominciare da Jennifer Beals alla quale è facile pronosticare un fulgido avvenire, l'ambientazione sfrutta con intelligenza e humour i quartieri di colore, musiche e danze sono servite da un taglio d'immagini impeccabile. Non è molto e non è poco: sufficiente comunque ad assicurare a Flashdance il successo che si ritrova.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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